COMUNICARE LA COMUNICAZIONE

Il corto circuito.

Storicamente le agenzie di comunicazione non comunicavano mai se stesse.

Come si può comunicare che il nostro lavoro è comunicare.

E’ parlare parlando.

La comunicazione è ciò che ci permette la socialità e la condivisione.

Non è una scienza è prima di tutto una esigenza.

Viviamo in una società strutturata che necessita di un nostra più o meno attiva partecipazione per esistere.

E per esistere è necessario partecipare attivamente.

Questo concetto  è sufficiente per fissare la ineluttabilità di comunicare.

Il fatto che sia una cosa che di fatto tutti facciamo, fa spesso ricorrere nell’errore di pensare di essere perfettamente in grado di farlo in qualunque circostanza.

 

[..]

Read more

Perche comunicare è diventato inutile

La regola principale della comunicazione è :

1 parla – 1000 ascoltano , questo genera accettazione, presa di posizione e dissenso

oggi….

1000 parlano, tutti insieme, contemporaneamente
ma soprattuto
scopriamo (tristemente) che nessuno ascolta e conseguentemente non esiste più critica o consenso.
Tutti sono impegnati a dire la propria verità senza avere coscienza che siamo tutti portatrici di opinioni e mai di verità assolute.

comunicare oggi non è impossibile … è quasi sempre inutile….

Ma lo facciamo comunque, perché resta e resterà sempre l’unico modo per esistere.

Quindi la questione si sposta non sull’esserci ma sul distinguersi.
Immagini viste e riviste prese dalla rete, frasi fatte e di circostanza saranno difficilmente la chiave per essere diversi.

Qui il gioco si fa duro ma è anche il terreno dove si può fare la differenza.

Read more

Vintage Style

Vintage Style

 

Il vintage è uno stile che riporta al passato a epoche vissute, che evoca nostalgia ma anche un sentimento di conforto. Non solo un gusto nell’arredo ma un modo originale di vivere i propri spazi, spesso unici che narrano la storia stessa di chi le vive.

Uno stile vissuto che resta sempre attuale.

 

 

Il vintage style fa parte di una serie di ispirazioni molto diverse tra loro, realizzato per il nostro cliente  Formaacqua, per il quale il nostro studio a dato vita a palette uniche ispirandosi a racconti e immagini che parlano, ognuna a loro modo, della nostra contemporaneità.

 

 

 
 
Read more

Cataloghi, Brochure, Magazine

La pianificazione dell’immagine di vendita e la gestione delle strategie di visualizzazione del prodotto in base alle leggi di mercato, impongono oggigiorno tecniche di comunicazione sempre più complesse. A questa necessità, abbiamo risposto con il fermo obiettivo di trasformare il linguaggio articolato del marketing in un linguaggio nuovo, funzionale, capace di una «sintesi visiva» affascinate e al contempo trainante, a partire dall’utilizzo fondamentale dei books, i cataloghi di presentazione. L’oggetto da noi curato e pubblicizzato ha in questo modo l’efficacia come pure la sicurezza di un «messaggio» di immediata riconoscibilità da parte di chiunque, tenendo di conto perciò delle diverse istanze che vengono a crearsi a seconda dei «territori» di consumo e del target group cui il prodotto stesso si riferisce.
[..]
Read more

Corporate identity

Ogni azione di marketing di un certo rilievo deve rivolgersi a più destinatari, in questo caso è fondamentale che i valori e le filosofie del marchio siano garantiti
e inequivocabilmente comunicate. Il corporate identity è il sistema di eventi di
comunicazione che fa da guardia ai significati del marchio e che nel tempo gli fa sedimentare nei confronti dei consumatori. La struttura visiva di cui un’azienda si appropria, diventa l’interfaccia di riferimento con il mondo esterno, la serie di numerose attività di comunicazione coordinate, siano esse cartacee o multimediali, rappresentano l’identità che il brand propone al pubblico, significati che poi vengono rielaborati e riconosciuti nell’immaginario sociale a lungo nel tempo.
Il logo è la fonte di tutto questo, deve essere facilmente riconoscibile, in un certo senso sedurre e far sognare, rappresentanto visivamente in sostanza i principi dell’azienda.
Il logo dna del brand, e primo degli strumenti di comunicazione del sistema del coordinamento

 

Read more

BRANDING

Il corporate identity è l’immagine (l’identità, appunto) che un’azienda ha nei confronti del pubblico. Mediante essa, l’azienda si presenta. Fa vedere chi, inequivocabilmente, è. Gran parte di questa identità, è costituita dal logo, che per il suo facile riconoscimento e la sua diretta seduzione, fa da prima e continua presentazione del prodotto al mondo dei consumatori. Con il marchio di fabbrica, quindi, si avviano e si consolidano nel cliente i principi direttivi che vanno a caratterizzare il sistema-impresa: qualità e inoltre (col tempo) storia del prodotto fino alla costituzione in «mito» tramite la sua sedimentazione nell’immaginario collettivo. L’immagine è dunque il segno distintivo che esprime al meglio la «caratura» propria del sistema-impresa e del prodotto che offre. In quanto informazione veloce, l’immagine è Simbolo; in più ha struttura paradigmatica, cioè universale (ad esempio, un marchio, quando riconosciuto, esibisce subito l’universo di significati che evoca). Essa è lo «strumento» per eccellenza di comunicazione, il «metodo» di diffusione più rapido per far conoscere (o ricordare) il servizio che sta dietro una proposta commerciale.

Read more

il copywriter

 

L’elemento piu importante era Headline.
Ogelvy, srive nel suo libro “confessione di un pubblicitario” che la hedline staall’inserzione come all’insegna del negozio.
Oggi non si parla di headline e di body ma di post ..titolo del post e corpo del post.
cambiano nomi, combiano i supporti con cui vengo pubblicati ma non si modifica la sostanza dei contenuti.
Ci sono regole che devono essere seguite perche cio che scrivi venga letto.

Read more

Art director

È il responsabile, all’interno di un’agenzia pubblicitaria, della parte grafica e visiva del lavoro “creativo” Lavora generalmente in coppia con il copywriter, che si occupa della parte verbale, nell’ideazione della campagna pubblicitaria.
Indica anche chi cura gli aspetti grafici di una pubblicazione e, nell’ambito cinematografico, il responsabile delle costruzioni sceniche, dei costumi, di tutto ciò che concerne la parte visiva dell’opera.

Read more

shooting fotografico

Lo shooting fotografico è il fulcro delle nostre attività.
Lo scatto  delle foto è preceduto da una fase di analisi del soggetto da fotografare che porta  al progetto del racconto, la fase piu delicata, quella piu importante.
Definita quella si inizia a mettere su la campagna , si trovano le location, i modelli, si lavora con il fotografo e l’art buyer, si realizzano le scenografie  e si allestiscono i set.
Cosi Nasce l’immagine di una azienda, il suo racconto. [..]

Read more

MARKETING

Il prodotto è il punto di partenza? o il mercato determina il prodotto?

Analisi dei competitor, degli obbiettivi, del prodotto e l’elaborazione della strategia di comunicazione compreso la definizione del budget

Analisi del mercato • Analisi dei clienti • Analisi dell’azienda • Il prodotto

PIANIFICAZIONE
ovvero: pensare al futuro – decidere in modo imtegrato – coordinare l’azienda – razionalizzare i  comportamenti – controllare

MISSION AZIENDALE – è un concetto filosofico , quello che si vuole essere oltre che fare.
OBBIETTIVI –  cosa si vuole raggiungere in base a quanto detto nella mission
AUDIT DI MARKETING- l’azienda deve capire i punti forti e deboli per quanto riguarda la distribuzione dei prodotti, l’organizzazione delle vendite, le politiche delle vendite
SWOT – report dell’audit che sintetizzi i risultati e sia preliminare alla presa di decisione
FORMULAZIONE DI IPOTESI – pensare ad un mercato possibile
STRATEGIA – percorsi scelti dall’azienda per raggiungere gli obbiettivi
PREVISIONE DEI RISULTATI – messa appunto di piani alternativi
BUDGET DI MARKETING – Previsione dei costi e dei ricavi per attuare le azioni  pianificate

Read more

Videomaker

I video ricoprono un ruolo importantissimo nella comunicazione di oggi
Sono quanto di piu efficace per penetrare le menti.

Thomas Metcalf nel “Listening to your clients” sostiene che:
Le persone ricordano
il 10%  di quello che leggono
il 20% di quello che sentono
il 30% di quello che vedono
il 50% di quello che vedono e sentono

Read more

PACKAGING

Quando l’abito fa il monaco.

Cos’è il packaging? Come l’abito distingue il monaco da qualsiasi altra persona, così l’involucro, la confezione (in inglese packaging) distingue un prodotto da qualsiasi altro suo omologo. Una bottiglia di vino, un vasetto di cosmetica, una busta di cartone. Certo, la funzione basilare, si lega alla protezione (in particolare per gli alimenti), in base a soluzioni logiche diverse (materiali e tecniche) secondo le funzioni.
Ma il packaging contribuisce anche al successo del brand-image, ovvero stabilisce i cardini su cui si regge l’estetica esclusiva (unica, non ripetibile) del prodotto.
Come tale la «veste» si fa notare, nell’habitat in cui è calata, solo affermandosi con la forza
della differenza (dell’unicità) – basti pensare ai prodotti sugli scaffali dei market: la «presenza»
di questo o di quell’oggetto è tanto più evidente quanto più vincola il consumatore ad un rapporto
percettivo di spicco nei confronti degli altri oggetti. Il packaging, per questo, è stile; anzi, da contenitore, diviene esso stesso un oggetto, alla pari di ciò che contiene. Formando un continuum con il prodotto, un tutt’uno con esso, diventa «oggetto in stile»,
o perfino arte applicata, materializzando – quale atto ultimo di pubblicità – lo spirito di ciò che viene venduto, incarnandone l’Idea.

Read more

QUANDO L’ABITO FA IL MONACO

Cos’è il packaging? Come l’abito distingue il monaco da qualsiasi altra persona, così l’involucro, la confezione (in inglese packaging) distingue un prodotto da qualsiasi altro suo omologo. Una bottiglia di vino, un vasetto di cosmetica, una busta di cartone. Certo, la funzione basilare, si lega alla protezione (in particolare per gli alimenti), in base a soluzioni logiche diverse (materiali e tecniche) secondo le funzioni. Ma il packaging contribuisce anche al successo del brand-image, ovvero stabilisce i cardini su cui si regge l’estetica esclusiva (unica, non ripetibile) del prodotto. Come tale la «veste» si fa notare, nell’habitat in cui è calata, solo affermandosi con la forza della differenza (dell’unicità) – basti pensare ai prodotti sugli scaffali dei market: la «presenza» di questo o di quell’oggetto è tanto più evidente quanto più vincola il consumatore ad un rapporto percettivo di spicco nei confronti degli altri oggetti. Il packaging, per questo, è stile; anzi, da contenitore, diviene esso stesso un oggetto, alla pari di ciò che contiene. Formando un continuum con il prodotto, un tutt’uno con esso, diventa «oggetto in stile», o perfino arte applicata, materializzando – quale atto ultimo di pubblicità – lo spirito di ciò che viene venduto, incarnandone l’Idea.

Read more

Il brand a che serve?

Diamo un nome a questa crisi…è una crisi di domanda.
Prima si vendeva, ma fondamentalmente non si sapeva perchè, adesso non si vende piu… e  ancora non sappiamo il perchè.
Poca domanda – troppa offerta
e tante domande nella testa
Come si puo trovare nuovi clienti?
Come rafforzarci presso quelli che abbiamo?
Trovare nuove nicchie di mercato?
Ve lo avranno detto migliaia di volte : IL BRAND
Le piccole medie imprese nel nostro paese sono orientate alla produzione, si investe principalmente su di essa e pochissimo sul rafforzamento del proprio brand.
Un brand riconoscibile apre a nuovi mercati a nuove opprotunità.
Non ci credi?
Questo è il primo problema!
La qualita del prodotto è la cosa piu importante?
Questo è il secondo….
La qualità è importante ma purtroppo il PRODOTTO DA SOLO NON BASTA
Anche se non si hanno le risorse di multinazionali si puo comunque riuscire a creare una propria
nicchia di clienti presso i quali il nostro marchio è riconosciuto in modo tale da non essere dipendenti dai clienti ma viceversa.
Diventa una punto di riferimento nel proprio mercato,
per farlo non ti devi chiamare Apple o Mcdonald,
si puo fare! basta spostare lo sguardo…
Togli lo sguardo dal piano di lavoro dove  cerchi la soluzione migliore per produrre al meglio ciò che produci, e non relegare ad un ruolo di secondo piano la cura della tua immagine.
Questa farà la differenza.
Pensata e ragionata per il tuo pubblico, semplice o strutturata, ogni azienda ha la sua storia ma deve ESSERE
Pensa l’immagine della tua azienda come parte integrante del processo produttivo! forse la parte piu importante…
Una azienda che non comprende questo non riusciraà a superare la crisi… è destinata a chiudere…

Read more

EXIBITION DESIGN

Le manifestazioni fieristiche, gli showroom, le sedi di lancio dei servizi, sono punti di grande importanza per la preparazione del business del sistema-impresa. Grazie anche ai nuovi sviluppi della tecnologia in campo pubblicitario, gli allestimenti degli ambienti commerciali, insieme alle mostre-esposizioni, sono diventati dei luoghi-evento di suggestione «formativa» dove hanno spazio delle vere e proprie rassegne culturali atte a istituzionalizzare la filosofia del brand che si rivela in perfetta sintonia con le tendenze del pubblico. All’interno di questi centri di richiamo, si svolge allora un lavoro che investe la collettività, in grado di riassumere e accordare, con soluzioni meno convenzionali e sempre più interdisciplinari (come ad esempio, negli ultimi anni, l’utilizzo di output virtuali), le molteplici voci d’interesse che in esperienze simili vengono inevitabilmente ad incrociarsi. La situazione ambientale dell’evento espositivo (o commerciale), con questo saldo scopo riesce pertanto a tenere aperte contemporaneamente più piste comunicative, che, associate, promettono un piano d’interesse e d’azione universalmente condivisibile.

Read more

Web Analyst

Il nostro compito è quello di analizzare tutti i settori del web coinvolti in una attività di comunicazione e promozione :
Siti, social, campagne a latere, AdWords, banner o dofollow a pagamento e non.
Questi sono i soggetti che monitoriamo e che ci forniscono (insieme a eventuali altre forme di  direct marketing)  i dati che confrontati vengono tradotti  in report che offrono una visione a 360° dell’operazione marketing che si sta compiendo.
Lo studio dei risultati è però solo la fase finale del lavoro.
Il nostro lavoro inizia prima ancora che parta la campagna marketing.
Prima infatti si analizzano i siti ,  i portali e social coinvolti nell’operazione e si progetta l’interazione di tutta la comunicazione che avverrà sul web.
Studiando i dati raccolti si puo avere una visione di quanto sta accadendo anche in corso d’opera in modo da sapere se la campagna pianificata necessità di modifiche oppure no.

Read more

Web content

Progettiamo i contenuti dei siti , video, post immagini .

Se nei primi tempi della diffusione della rete questa professione era integrata in quella del webmaster e legata alla conoscenza dei linguaggi di programmazione del Web per permettere l’inserimento di contenuti interattivi (link, video, ecc), oggi è divenuta una figura ben definita che progetta il sito nei contenuti e non si occupa dell’aspetto tecnico di programmazione e della realizzazione grafica.

Tecnicamente è quella figura professionale, presente in molte web agency o nelle grandi aziende che gestiscono in proprio il sito web, che progetta i contenuti del sito passando poi le istruzioni al webdesigner e al webmaster. Una figura professionale attuale che in genere ha un’ampia conoscenza del mezzo internet dal punto di vista tecnico, esperta di immagine e della tecnica di scrittura dei testi per il web e dotata di una buona dose di creatività.

 

 

Read more

SOCIAL WEB

Social Marketing Perchè farlo?

I social network rappresentano la forma di comunicazione più diretta che puoi mettere in atto sul web.
Per questo funzionano.
Quando si parla di nuovi strumenti è fisiologico che ci sia inizialemente una forte esitazione ad accettarli
I social network hanno cambiato il modo di interagire. prima lo accettiamo e meglio è.
Gran parte dei nostri potenziali clienti sono attivi sui social.
Molti di questi possono mettere mi piaci alla tua pagina, se gli dai un motivo per farlo.
Sui social si puo misurare l’efficacia di un post o della pubblicità, vedendo quanti cliccano. In questo modo capisci quai sono gli argomenti che interessano e migliorare la tua comunicazione. Mentre brochure lasciate in giro non sai che fine fanno o quante persone leggono una tua pubblicità su un giornale e sopratutto quanto e cosa seguono piu volentieri.
Con una pagina puoi monitorare la concorrenza grazie agli insights.
Puoi fare pubblicità a pagamento mirata e a basso costo
Puoi rivolgerti solo a potenziali clienti, mostrando l’annuncio a meno persone, ma ad un targhet piu preciso, spendi di meno ed ottieni di piu con un messaggio MIRATO.

Come creare contenuti interessanti per web

Come creare un piano editoriale

Read more

La lanterna Magica

Gli 11 comandamenti, per una buona pubblicità.
1. Quel che si dice è molto più importante di come si dice.

Promettete, la promessa è l’anima dell’annuncio pubblicitario.

La scelta della promessa giusta è fondamentale per ogni campagna.

2. Se una campagna pubblicitaria non viene costruita intorno ad una grande idea è destinata a fallire.

Non sempre i clienti riescono a riconoscere una grande idea quando viene presentata loro dall’agenzia.

3. Fate parlare i fatti.

Il cliente pretende tutte le informazioni che siete in grado di offrire.

4. Non si convince la gente a comprare “annoiandola”.

Se volete che la vostra voce superi il fracasso assordante delle altre deve essere qualcosa di unico.

Spetta al pubblicitario fare in modo che la voce del suo cliente suoni più alta di quelle concorrenti.

I bravi pubblicitari sono quelli che conoscono bene il loro mestiere.

5. Educazione si, pagliacciate no.

La gente si rifiuta di comprare da un venditore scortese e non ha l’abitudine di comprare dai pagliacci.

6. La pubblicità deve essere aggiornata.

Per questo i copywriter devono essere giovani.

7. I comitati possono anche criticare una pubblicità ma non sono in grado di crearla.

La pubblicità ha effetti molto più positivi quando è creata da un singolo individuo.

A lui tocca studiare il prodotto, le ricerche e i precedenti, chiudersi in ufficio e scrivere .

8. Se avete la fortuna di scrivere un buon annuncio, continuate a utilizzarlo fino al giorno che non funzionerà piu .

Ci sono decine di ottimi annunci accantonati prima di aver esaurito il potenziale perché all’azienda si era stancata.

Ogni anno nascono e muoiono migliori di persone, c’è gente che entra e che esce continuamente dal mercato.

9. Non scrivete mai un annuncio che vi vergognereste di mostrare alla vostra famiglia .

Quando si pubblicizzano prodotti di buona qualità basta essere onesti, se non si è convinti che il prodotto sia buono, fareste meglio a non curarne la pubblicità.

10. L’immagine e il brend .

Ogni azione dovrebbe essere intesa come un contributo a quel simbolo complesso che è l’immagine del brend.

Per questo caso le ricerche servono a poco, serve molto più il buon senso.

Spesso si usano le ricerche di mercato come l’ubrico usa il lampione, come appoggio invece che come fonte di luce.

Più i prodotti risultano simili più la scelta è affidata al caso.

L’azienda che riuscirà a offrire la personalità più spiccata alla suo brend riuscirà ad assicurarsi una maggior quota di mercato con maggior profitti.

Il compito dell’agenzia è quello di costruire una personalità spiccata e di restarne fedele anno dopo anno.

11 Vietato copiare .

Hanno copiato tutto quello che hanno potuto copiare, ma non sono mai riusciti a copiarmi il cervello.

Li ho lasciati sudare e rubare, sempre indietro però, di un anno e mezzo….

Questo testo è liberamente tratto dal libro “Confessioni di un pubblicitario” di David Ogelvy , Lupetti&co, 1987

Read more

Legacy

Un’agenzia di comunicazione deve avere il compito
nonché la capacità  di trasformare l’estetica privata in funzionalità.
Deve, in altre parole, unire il modello artistico ad un’attività. In questo modo, l’opera diviene qualcosa di pratico, ossia un elemento di consumo.
La Forma si fa Contenuto. Da qui nasce il prodotto di design, che ha un’applicazione diretta nel quotidiano nel momento in cui riesce a dare vita ad elementi di utilizzo comune, cioè a creare uno styling.
Ma da qui, in simbiosi, nasce anche il bisogno di una strategia di marketing affinata che sappia interpretare in maniera corretta le più disparate esigenze del mercato odierno, così da comporre (al fianco dell’articolo di design) un solido quadro promozionale che tragga vantaggio da input universalmente identificabili.
Perciò si rende necessario attuare un piano completo, che consideri la determinatezza degli obiettivi utili all’assorbimento del prodotto, vagliando la variabilità delle situazioni ambientali e del clima socio-culturale, gli orientamenti correnti del gusto, che cambiano in base al target di riferimento, fino alla percezione spazio-temporale della singola persona, e tenendo presenti i collegamenti esecutivi pubblicitari secondo i nuovi orizzonti telematici. Sempre più attuale, a questo proposito, l’aforisma di B. Gracián:
«valere e saper mostrare che si vale  significa valere due volte: ciò che non si vede è come se non ci fosse».

Read more

Lavora per i migliori

1. Libera l’agenzia dalla paura

2. occorre scegliere l’agenzia giusta fin dall’inizio

3. Informate esaurientemente la vostra agenzia

4. Non cercate di far concorrenza alla vostra agenzia dal punto di vista creativo

5. Abbiate cura dalla gallina dalle uova d’oro
.
6. Evitate di sottoporre la vostra pubblicità al giudizio di troppi dipendenti.

7. Assicuratevi che l’agenzia faccia profitti.

8. Non mercanteggiate con l’agenzia

9. Siate franche incoraggiate la franchezza

10. Fissate uno standard elevato

11. Testate tutto

12. Fate in fretta

13. Non sprecare il vostro tempo con i bambini gracili

14. Tollerate la genialità

15. Non siate avari

Read more